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Ricevuti: "Torneo perfetto in un luogo storico, ci aspettiamo di proseguire"

"La partecipazione degli italiani - spiega il direttore - è stata importante, poi che non siano arrivati in fondo per una volta, può capitare. Ma avere 4 top 100, e poi due semifinali fortissime, con Bublik che ha dato spettacolo, ci riempie di orgoglio"

17 maggio 2025

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Il Piemonte Open Intesa Sanpaolo si è confermato un evento di successo. Lo dice il campo, lo ribadisce il direttore dell'evento Mauro Ricevuti. "Per quello che vedo - spiega - è andato tutto benissimo, e quest'anno il tempo ci ha anche aiutato: a fronte di qualche piovasco notturno, di giorno non abbiamo mai avuto problemi. Ogni anno troviamo qualcosa di nuovo da proporre. Possiamo fare meglio, certo, per esempio sul Centrale, perfezionando la superficie, ma sono dettagli. Benissimo le luci, su tutti i campi. E per fortuna che avevamo i teli, che di notte hanno protetto i terreni di gioco".

Anche sul fronte dei giocatori, difficilmente si poteva chiedere di meglio. "La partecipazione degli italiani è stata importante, poi che non siano arrivati in fondo per una volta, può capitare. Ma avere 4 top 100, e poi due semifinali fortissime, con Bublik che ha dato spettacolo, ci riempie di orgoglio. Certo gli italiani ormai quando ci sono fanno la differenza, parlando di pubblico: per tre giorni, il Centrale è stato occupato dagli azzurri e in quel caso abbiamo fatto il pieno di entusiasmo". 

Sempre parlando del kazako: "La semifinale tra Bublik e Altmaier è stata quella fra i due giocatori che hanno fatto vedere le cose migliori durante la settimana, quelli che hanno fatto divertire".

Torino ha tante carte da giocare, partendo dal club che ospita l'evento. "Il Centrale è storico, gli spazi sono ottimali, ognuno ha la sua location. Il team operativo è affiatato, sono due anni che lo vedo lavorare e anche i nuovi innesti si sono inseriti alla perfezione".

"Quest'anno - continua Ricevuti - per certi versi il torneo ha vissuto la concorrenza degli IBI, che è stata pazzesca e inevitabilmente ha leggermente tolto qualcosa al nostro pubblico, in termini di numeri. Abbiamo provato a inserire le partite in orari diverse da quelle di cartello di Roma, ma non sempre è stato possibile". 

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L'evento piemontese, nato nel 2023, è giunto al terzo anno di vita. La prima edizione si era conclusa con la vittoria del tedesco Dominik Koepfer, che in finale aveva sconfitto Federico Gaio, tennista faentino partito dalle prequalificazioni. In doppio, era giunto il successo a sorpresa della coppia formata dal kazako Andrey Golubev (da oltre vent’anni in Piemonte, a Bra) e dall’ucraino Denis Molchanov. 

Nel 2024 si era imposto Francesco Passaro, che aveva concluso il suo percorso vincendo la finale tutta italiana contro Lorenzo Musetti. Nel tabellone di doppio, successo per il finlandese Harri Heliovaara e per l’inglese Henry Patten, poi vincitori a Wimbledon. E il futuro?

"Il futuro? C'è da rinnovare con l'ATP, ma credo che questa organizzazione meriti di andare avanti. Quindi credo ci siano ottime possibilità di vedere il Piemonte Open Intesa Sanpaolo proseguire nei prossimi anni sulla falsariga di quanto è stato realizzato fin qui".

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