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Sonego, grazie Torino: "Tanta emozione, poi mi sono sbloccato"

Giocare nella città dove è cresciuto, a due passi dallo stadio del suo amato Torino, poteva tirare un brutto scherzo al 29enne, attuale n.47 del ranking Atp. E invece la testa di serie n.4 è riuscita a domare un avversario complicato come il 32enne argentino Federico Coria

17 maggio 2024

L’esordio più atteso. Al Circolo della Stampa Sporting di Torino, era il giorno del giocatore che è tornato a casa per giocare il Challenger 175 “Piemonte Open” Intesa Sanpaolo davanti agli amici di sempre e alla sua famiglia. Lorenzo Sonego viene da un momento complicato, dopo l’addio al coach storico Gipo Arbino e una nuova guida - Fabio Colangelo - con cui sta cercando di ritrovare la forma migliore.

Giocare nella città dove è cresciuto, a due passi dallo stadio del suo amato Torino poteva tirare un brutto scherzo al 29enne, attuale n.47 del ranking Atp (ma con un best ranking di n.21 ottenuto nel 2021), e invece la testa di serie n.4 è riuscita a domare un avversario complicato come il 32enne argentino Federico Coria, n. 74 del ranking Atp, in un match conclusosi con lo score di 3-6 6-4 6-4.

“È stata una partita molto positiva - ha raccontato dopo il match Sonego - anche perché sono riuscito a reagire ad una situazione sfavorevole. Nel primo set Coria aveva il completo controllo della partita. Ci tenevo a far bene qui e come era prevedibile il mio gioco era bloccato. Non riuscivo ad esprimere il mio miglior tennis. Dicamo che il primo parziale mi è servito per sbloccarmi, a stare meno attaccato al punto. Da quel momento in poi, da quando mi sono liberato, il pallino del gioco ho cominciato ad averlo io ed è stato tutto un po’ più facile. Avevo il controllo del match e questa cosa mi ha avvantaggiato”.

Il davisman azzurro ha anche commentato la prestazione del suo avversario: “Coria è abituato a giocare su questa superficie, non regala mai niente e quindi devi essere sempre tu ad andare a prenderti il punto. Ha giocato passanti davvero incredibili, dimostrando di avere anche un’ottima mano. È stato un match duro contro un avversario certamente ostico, soprattutto sulla terra”.

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Spazio anche per qualche considerazione tattica: “Di rovescio sono cresciuto molto ma forse nel primo set ne ho giocati troppi e non nel modo giusto. Sbagliando ho insistito troppo su quella diagonale mentre invece per me è importante girarmi sul diritto che poi è il colpo con cui riesco a fare più male al mio avversario. Proprio quella è stata la svolta della partita. Il mio rovescio è un colpo efficace ma non devo giocarne troppi”.

Gestire l’emozione è stata probabilmente la parte più complicata di questo esordio: “Giocare nel circolo dove sono cresciuto, anche se è la prima volta che gioco sul ‘Campo Stadio’, avere tutta la gente che faceva il tifo per me, mi ha dato tanto ma certamente è stata una situazione emotivamente complicata da gestire. Sono stato bravo a tirarmi fuori dalle difficoltà e ad avere una reazione importante che mi ha dato la possibilità di vincere la partita”.

E ancora: “Vedere in tribuna gli amici con cui sono cresciuto e con cui ho cominciato a giocare su questi campi è stato divertente. Che bello averli vicino. Ogni tanto gli parlavo, mi caricavo con loro, con la mia famiglia e il mio team. Una grande emozione e non vedo l’ora di tornare in campo domani e rivivere queste sensazioni”.

Al prossimo turno Sonego troverà il 25enne americano J.J. Wolf, attuale n.101 del ranking Atp, che ha superato a sorpresa la testa di serie n.7 del tabellone, il tedesco Yannick Hanfmann: “Cercherò di dare il massimo e ovviamente voglio arrivare in fondo a questo torneo. Il pubblico di casa è una spinta aggiuntiva che oggi sono stato bravo a sfruttare. Ma devo avere questa voglia di vincere anche quando gioco fuori casa”.

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