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Da baby raccattapalle a protagonista: Sonego sogna il titolo in casa. IL MAIN DRAW

Sui campi del Circolo della Stampa Sporting di Torino, nel suo quartiere Santa Rita, Lorenzo Sonego è cresciuto e ha avuto i primi contatti col grande tennis, da raccattapalle nel vecchio Challenger. Un percorso che spiega il valore affettivo, per lui, di un torneo come il Piemonte Open Intesa Sanpaolo. È la grande occasione per rilanciarsi

12 maggio 2024

Lorenzo Sonego è uno dei favoriti per il successo nel Piemonte Open Intesa Sanpaolo (foto Francesco Panunzio)

Nel 2023, da padrone di casa assente nella prima edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo (perché impegnato agli Internazionali BNL d’Italia), Lorenzo Sonego affidò il suo benvenuto ai colleghi alle pagine de La Stampa, in un testo carico di amore per il Circolo della Stampa Sporting, dove è cresciuto e si allena tutt’ora, e per la sua città di Torino, della quale dal 2021 è “ambasciatore nel mondo”. Dodici mesi dopo, invece, l’ex numero 21 del ranking ATP è stato fra i primi ad arrivare al Challenger 175 organizzato dalla FITP, per preparare un torneo per lui diverso da tutti gli altri.

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Visto il momento non troppo felice che sta attraversando, per Sonego la possibilità di competere davanti alla sua famiglia e alla sua gente cade proprio a fagiolo, come opportunità per rialzare la testa. È il bello del tennis, che offre quasi ogni settimana una nuova chance: il torinese ha salutato in anticipo il suo torneo preferito, il Masters 1000 del Foro Italico dove nel 2021 arrivò a un solo set dalla finale prima di inchinarsi soltanto a un Djokovic all’epoca imbattibile; ma subito dopo ne trova uno nel suo quartiere Santa Rita, a due passi da casa e dallo Stadio Olimpico del suo amato Toro. Dettagli che rendono l’occasione preziosissima a livello affettivo, con l’augurio che lo diventi anche dal punto di vista strategico, per mettere tennis nelle gambe e fiducia nel serbatoio in vista del Roland Garros.

Domenica all’ora di pranzo Lorenzo è stato uno dei primi ad avere l’opportunità di calcare la terra battuta del mitico Campo Stadio, che in passato ha ospitato anche un’edizione degli Internazionali d’Italia (era il 1961: vinse Nicola Pietrangeli in finale su niente meno che Rod Laver) e dopo il restyling degli anni recenti è stato inaugurato nella sua nuova veste da… Sonego. Nel settembre del 2021, il torinese giocò un match d’esibizione con Federico Gaio, che curiosamente del Piemonte Open Intesa Sanpaolo sarebbe diventato prima finalista (lo scorso anno) e poi vice direttore (oggi), in una prima esperienza in vista di un post carriera che comunque attenderà ancora.

Alla vigilia del Challenger, Sonego – destinato a un posto fra le prime 4 teste di serie e quindi a un bye al primo turno – si è allenato per due ore sul Centrale con il finlandese Emil Ruusuvuori, sotto gli occhi di coach Fabio Colangelo e del preparatore atletico. Una sessione lunga che testimonia la sua voglia di non lasciare nulla al caso, per arrivare al top al debutto di giovedì. Sarà la sua prima volta in un torneo internazionale nella sua città: un appuntamento atteso tanto da lui quanto dagli appassionati pronti a popolare le tribune per far sentire il loro affetto a uno degli eroi della Coppa Davis 2023.

Lo stesso vale per i ragazzini della scuola tennis dello Sporting, che Sonego sono abituati a vederlo da fuori quando si allena al club, mentre la prossima settimana potranno condividere il campo con lui nel ruolo di raccattapalle. Un compito che in passato toccò anche allo stesso Lorenzo, nel vecchio Challenger che si giocò al club fra 2002 e 2011. All’epoca, Sonego era uno dei tanti bambini sparsi agli angoli dei campi, al servizio dei campioni e col sogno di arrivare un giorno a emularli. Oggi, invece, nel ruolo di campione c’è proprio lui. Con tanta voglia di fare bene e di stimolare i giovani a seguire la sua strada.

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